Perché sono socialista rivoluzionario ?

Perché sono socialista rivoluzionario ?

Io sono socialista rivoluzionario perché sono umano e perché mi ribello di fronte ad un sistema che ha generato un mondo inumano.
Prima di qualsiasi discussione, prima di qualsiasi riflessione è l’umano dentro di me a dire di no. In un mondo umano esiste il peggio, ma il meglio è ancora possibile e va concessa una chance a questo possibile. Ma in un mondo disumano in cui l’uomo è soggetto alla dittatura capitalista, alienato dalla tecnologia, dove tutto è modellato, monitorato, formattato, vi è una totale schiavitù dell’essere umano rispetto a tutto ciò che è più profondo e intimo.
In questo mondo ci vediamo costretti ad abbandonare ogni speranza, perché il suo obiettivo finale è la distruzione dell’essere umano e della sua esistenza.
Io sono socialista rivoluzionario perché il sistema capitalista è un sistema totalitario che vuole imporre la passività per meglio sottometterci. Riduce l’uomo ad una formula matematica, biologica, ad un fattore economico per meglio per consentire ad una minoranza di sfruttare la maggioranza.
Io sono socialista rivoluzionario perché sono nato in questo mondo capitalista nel quale il danaro è sovrano, dove tutto si compra e tutto si vende, ove io non sono che una merce assieme ad altre merci.
Io sono socialista rivoluzionario perché penso che l’uomo sia più di tutto questo; che vivere non significhi consumare, ma battersi contro tutte le forme di oppressione e che sia dovere di ciascuno mettere nelle proprie mani il proprio destino.

Traduction : http://amoreeliberta.blogspot.fr/2017/03/perche-sono-socialista-rivoluzionario.html

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À propos de l'auteur Rébellion

Rébellion est un bimestriel de diffusion d’idées politiques et métapolitiques d’orientation socialiste révolutionnaire.Fondée en 2002, la revue Rébellion est la voix d’une alternative au système. Essentiellement axée sur les sujets de fond, la revue est un espace de débats et d’échanges pour les véritables opposants et dissidents. Elle ouvre ses colonnes à des personnalités marquantes du monde des idées comme Alain de Benoist, David L’Epée, Charles Robin, Pierre de Brague, Thibault Isabel, Lucien Cerise … Rébellion se veut également un espace « contre-culturel » au sens large (arts, littérature, musique, graphisme).

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